Prendi una persona che ha detto di amarti, e che poi, magari, ti ha lasciato per qualcun altro: ti chiedi come sia possibile che tutto il bene che aveva promesso di donarti disinteressatamente ora sia svanito.
Prendi quel governante, che ha promesso miracoli in campagna elettorale, ma ha elargito benefici solo a se stesso una volta eletto.
Prendi quel ladro che ti ha rubato in casa, o quel truffatore che ti ha ingannato per arricchirsi.
Prendi un pescatore, che per uccidere la noia ammazza centinaia di pesci, lasciandoli agonizzare per asfissia.
Prendi quell’uomo, che per un effimero appagamento ha violentato una donna.
Prendi quel bianco, che ha messo in catene dei neri.
Prendi l’industriale, che sforna ogni anno milioni di gingilli usa e getta, convincendo i consumatori di averne bisogno, e producendo un inquinamento incalcolabile, così massimizzando i propri profitti.
Prendi te stesso, che pensi di adoperarti per il bene dei tuoi figli, mentre distruggi l’ambiente che dovrà ospitarli con consumi devastanti e sregolati, così inculcando anche in loro le stesse dipendenze di cui sei schiavo tu.
Ora, tu puoi dare un nome differente a ognuno di quelli. Puoi mettere ciascuno in una categoria, impermeabile e sigillata, e così illuderti che ci siano tanti piccoli mali, in questo nostro mondo, da contrastare. Se proprio sei una persona impegnata puoi addirittura creare movimenti, gruppi e organizzazioni per combattere meglio il male che ti sta più a cuore. Fallirai sempre.
Non puoi combattere un nemico che non conosci, e, se pensi davvero che esistano tanti mali differenti a questo mondo, allora significa che non hai riconosciuto il tuo unico e vero nemico: l’egoismo.
Ti arrovelli quotidianamente per trovare il modo di conseguire il tuo bene, e quando incroci qualcuno la prima domanda che ti poni è: “In che modo potrà essermi di aiuto questa persona?”. Non ti chiedi: “Che cos’ho io da dare?”, ma ti preoccupi di come e quanto prendere. Poi ti sorprendi della cattiveria di un mondo… che si comporta esattamente come te.
Magari a volte ti senti altruista, perché le tue azioni sono orientate al bene di… quelli che ti stanno a cuore. Ti impegni, quindi, per evitare di soffrire. Ancora una volta, agisci per egoismo, ma in questo caso lo definisci altruismo. Eppure vedi bene che, seppur indirettamente, stai soltanto curando un tuo interesse a star bene o perlomeno a non stare male: spesso ciò lo fai a scapito di tutti gli altri, mentre occasionalmente lo fai aiutando qualcuno.
Certo, è più facile distinguere egoismo nell’odio, anziché nell’amore: giuri vendetta a chi ti ha fatto male, o consideri contrario al tuo bene, e benchè provi a giustificarti sei consapevole di averlo fatto con egoismo. Ma nell’amore no: ti senti altruista a dare… finchè questo coincide con il tuo interesse a stare con una persona. Eppure, ecco che non appena quella non ti interessa più, tutto l’”altruismo” del mondo scompare senza lasciare traccia.
Insomma, che tu gridi odio al nemico acerrimo, oppure prometta amore al compagno, lo stai facendo per egoismo, perché ritieni che la coltivazione del tuo interesse debba prevalere sul bene altrui.
Non esistono specisti, sessisti, schiavisti, corrotti, truffatori, ladri: esistono soltanto egoisti. Se stai provando a combattere uno di quei mali, allora ti auguro buona fortuna: ne avrai bisogno, poiché stai combattendo contro qualcosa che non esiste, e quindi non potrai vincere mai. Ma se pure, per un qualche prodigio, tu riuscissi a sconfiggere quel falso nemico, e a far sì che quel comportamento che stigmatizzi cessi una volta e per tutte, non avrai nemmeno il tempo di compiacertene, poiché il mondo attorno a te non sarà migliorato poi di molto: sarai pur sempre cittadino di una società basata sull’egoismo.
Eppure un rimedio c’è, ed è molto più semplice di quanto tu possa pensare: il problema è dentro di te, e se troverai il coraggio di affrontarlo, allora potrai anche sconfiggerlo. E, piano piano, attorno a te succederà non una rivoluzione, ma una evoluzione: l’unica necessaria (e sufficiente) a far sì che non ci siano più nemici da combattere in un mondo ostile, ma soltanto alleati consapevoli che l’unico percorso verso l’evoluzione è quello che si può percorrere mano nella mano con chiunque. Sì, proprio tutti: simpatici o antipatici, affini od opposti, di qualsiasi specie, razza o provenienza.
Ma tu ci riesci a realizzarlo, tutto questo? Se la risposta è “no”, allora non lamentarti del mondo che ti circonda, poiché è esattamente quello che ti merita e che tu ti meriti: preoccupati, semmai, di meritartene uno meno egoista, dove l’espressione “amore” sia stata finalmente scoperta nell’unico suo significato possibile, cioè come dedizione incondizionata.