20/12/2020 – NAZIONALSANITARISMO: LA NUOVA DITTATURA, TRA FEDE E POLITICA

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È giunta l’ora di dare un nome a tutto ciò che sta accadendo, e, nel farlo, non ho avuto dubbi: Nazionalsanitarismo, o nazisanitarismo, di cui il nazicovidismo rappresenta soltanto una sottospecie.

Il primo sintomo del drammatico declino dei valori democratici è anche la più grande prova del successo dell’attuale regime: la totale negazione della libertà di pensiero e di espressione, che dilaga addirittura più tra i cittadini e i “giornalisti” che non tra i politici. Cioè, mentre nelle dittature “vecchio stampo” erano i capi a mettere all’indice i dissidenti, ormai il condizionamento mentale è tale da rendere apparentemente al di sopra delle parti chi, invece, pone in essere le decisioni dittatoriali.

Ormai, qualunque accenno alla libertà di espressione in tema vaccinale viene stigmatizzato come una pericolosa aggressione alla sicurezza e alla vita delle persone. È di questi giorni la notizia della denuncia alla Digos di un volantinaggio avvenuto nel torinese, volto a informare dei pericoli del vaccino. Facebook, che già da lungo tempo aveva manifestato ampiamente la propria collusione con alcuni grandi interessi economici, ormai è un ritrovo di perditempo mercenari di quegli interessi, che si arrogano la potestà di decidere quale sia la “vera scienza” e quale la menzogna, passibile di censura. Alcuni mesi fa, avevo divulgato un articolo tratto da un quotidiano nazionale (La Stampa), che, a sua volta, citava uno studio giapponese che ridimensionava allo 0,01% la mortalità per Covid19. Ebbene, tale contenuto è stato rimosso in quanto accusato di istigare alla violenza.

Purtroppo, però, è una deriva ormai evidente da anni, e che – per chi crede alle coincidenze – si è curiosamente incontrata con questa terribile “pandemia”, portando a compimento un progetto che era tutt’altro che occulto già da anni. Nel 2014 l’Italia era stata designata capofila nella strategia vaccinale mondiale. Di lì al 2017, per introdurre 10 obblighi vaccinali sui bambini, il ministro della salute ha fornito dati falsi in televisione, e tutte le proteste sono state etichettate come “antiscientifiche”, per lo più accompagnandovi invettive offensive e dileggianti nei confronti di coloro che protestavano. Del resto, i medici e gli scienziati non allineati sono stati sistematicamente distrutti mediaticamente e professionalmente, con espulsioni dai rispettivi albi professionali, che sono servite da monito nei confronti di tutti i loro colleghi. E chi è, che vuol fare il crociato, rimettendoci il collo, mentre si può continuare con la propria vita amena, a sfamare la famiglia e mantenere il proprio status sociale? Così, la lotta impari è stata una vittoria preannunciata: individui in buona fede e senza nulla da guadagnare, da una parte, e multinazionali con fondi virtualmente illimitati, dall’altra parte. La gente, che avrebbe potuto semplicemente osservare il conflitto di interessi di chi censura e aggredisce il libero pensiero, ha invece abdicato ogni senso critico, abbandonandosi alle lusinghe intellettuali: chi vorrebbe vedersi messo nella schiera dei “creduloni ascientifici”? Ed ecco, quindi, spiegato perché questo largo consenso in materia di policy vaccinali: se, fino a 10 anni fa, si poteva esprimere un parere libero, nell’ultimo decennio si è perseguito sistematicamente qualunque oppositore, creando ad arte una spaccatura nella società.

Siamo seri: se non ci fossero ogni giorno VIP, politici, Zuckerberg, la figlia di Clinton, i camici bianchi da talk-show televisivo… chi di noi penserebbe che il primo male del mondo sono le malattie virali, o che senza obblighi vaccinali la nostra società sarebbe a rischio? Chi di noi lo pensava 1 anno fa? Quanti, fino all’anno scorso, temevano che i problemi ambientali della Terra fossero il principale rischio futuro?

Il primo, e più esteso, problema riguarda la possibilità stessa di sopravvivere sul pianeta, a causa dell’inquinamento e della devastazione ambientale. Di certo, nessuno sano di mente si sarebbe preoccupato per l’estinzione dell’umanità a causa dei virus, in un mondo in cui le malattie causate dall’inquinamento sono in costante aumento, la qualità dell’aria e dell’acqua sono in costante peggioramento, e le malattie “del benessere” mietono più vittime di ogni altra cosa. Cancro e patologie cardiache provocano milioni di morti ogni anno, senza che i governi adottino alcun provvedimento nei confronti di quelli che, per arricchirsi, istigano ad adottare comportamenti auto ed etero lesivi.

Oggi si stigmatizza una persona sana se non respira dentro a una mascherina, ma si considera del tutto normale che un produttore di carne riceva finanziamenti pubblici per inquinare e avvelenare l’ambiente e i consumatori, peraltro anche attraverso mezzi ingannevoli e strumenti di marketing.

Ogni giorno, in tutto il mondo, milioni di esperti di marketing violentano pensieri, idee e coscienze dell’umanità, inducendo bisogni auto ed eterodistruttivi: questi sono i principali finanziatori dei media e dei governi. Governi, dai quali, a loro volta, sono poi finanziati attraverso il denaro pubblico.

È il più spregevole dei circoli viziosi, che è volto a depauperare le casse pubbliche, per rimpinguare quelle degli amministratori corrotti, e degli imprenditori. Imprenditori che, a loro volta, depauperano di risorse l’ambiente, inquinando, per profitto. Si tratta della più grande e atroce truffa legalizzata al mondo: avviene ogni giorno, sotto gli occhi di tutti, e i principali complici sono… i truffati. Cioè, il popolo.

I cittadini pagano gli stipendi degli amministratori corrotti della cosa pubblica, che, a loro volta, sono al libro paga dell’industria: è il noto fenomeno del lobbysmo, attraverso il quale gli operatori economici forti influenzano pesantemente le scelte politiche. Attraverso l’investimento nella corruzione dei politici apicali, gli imprenditori possono godere di finanziamenti pubblici e della copertura legislativa delle loro operazioni. Nel frattempo, i cittadini/consumatori sono due volte truffati e due volte finanziatori: pagano le tasse, che alimentano gli aiuti pubblici a quelle industrie, oltrechè gli stipendi dei politici corrotti, e poi sono anche acquirenti dei prodotti, dannosi per l’ambiente e per la salute. Così, mentre i singoli e le collettività vedono svanire ricchezze e risorse collettive (l’ambiente), poi sono pure pronti a pagare per acquistare quelle stesse risorse, trasformate in forma di alimenti o farmaci. E, alla fine, dovranno pure pagare il prezzo per il risanamento ambientale a causa dei danni provocati dalle industrie.

Da solo, il mercato vaccinale nel 2019 ha fruttato 47 miliardi di dollari, mentre si prevede che nel 2027 raggiunga i 105 miliardi di dollari (https://www.fortunebusinessinsights.com/industry-reports/vaccines-market-101769). E quasi tutti quei soldi sono pubblici, cioè la loro elargizione avviene per volontà di una manciata di politici, benchè siano soldi pagati da tutti i contribuenti allo Stato. È il crimine “perfetto”. Soprattutto poiché le vittime sono altresì complici, controllando, denunciando e aggredendo non i carnefici, bensì i propri simili, colpevoli di mettere in discussione tutto ciò che accade.

Le costituzioni sono carta straccia, dinanzi al terrorismo mediatico-politico che convince agevolmente la maggior parte delle persone (guarda caso, in particolare i più anziani, cioè i più esperti, saggi, quelli nelle posizioni chiave e i pochi rimasti a rammentare i tratti distintivi delle dittature) a obbedire, dismettendo la libertà di fronte alla illusoria promessa della salute.

Illusoria, poiché la malattia c’è, ma non è l’unica né la più grave. E, soprattutto, le cure reali vengono sistematicamente boicottate, mentre quelle offerte non hanno nessuna garanzia. Non è un mistero, infatti, che le multinazionali del farmaco, benchè rimpinguate dalla vendita dei vaccini, siano tenute indenni dagli stati stessi rispetto alle richieste di risarcimento per i danni collaterali conseguiti alla somministrazione: diversamente, il loro non sarebbe un affare molto conveniente. Ed ecco, di nuovo, i contribuenti/consumatori, ormai vittime di se stessi al cubo: costretti a pagare perfino i risarcimenti per i danni provocati dai farmaci comprati con i soldi pubblici.

Ma nel nazisanitarismo non c’è spazio per le critiche: si deve CREDERE, OBBEDIRE, VACCINARE. Chi ha dubbi o perplessità viene giustiziato nella gogna mediatica. Chi non si vaccina va emarginato e isolato, tanto da rendere del tutto impensabile l’idea di sottrarsi alla siringa. E poco importa se non si sa se immunizza, quanto a lungo, se rende contagiosi o meno, se si limita ad attenuare i sintomi, quanti e quali siano gli effetti collaterali. Non importa: in fondo è la scienza, che richiede studio, comparazione, dibattito, ma il nazisanitarismo è questione di politica… e di fede.